giovedì 23 aprile 2015

Giornata mondiale del libro


Non ricordo nemmeno quando ho cominciato a leggere. Intendo a prenderci gusto, a perdermi nelle pagine di un libro dimenticandomi il tempo che passava, il posto in cui ero, o cosa dovessi fare.
Credo sia stato molto presto.
Tutte le volte che avevo tempo nel pomeriggio mi procuravo qualcosa da leggere, che fosse un fumetto, un romanzo o un saggio per ragazzi, non importava cosa. E d'estate non c'erano libri che mi potessero bastare.
C'è stato poi un tempo in cui ho cominciato a tenere una lista dei libri letti, poi una lista dei libri che possedevo. Il tempo passava e io cominciai a scrivere delle schede per ogni libro finito, dei promemoria che mi aiutavano a ricordare quando il numero dei testi ormai cominciava a diventare imbarazzante. 
Il periodo in cui ho letto di più e forsennatamente è stato il periodo in cui ho avuto modo di lavorare in una libreria e avevo quindi la possibilità (oltre che la necessità) di leggere per conoscere le novità da proporre ai clienti, gratis per altro. Una meraviglia.
Ora continuo a leggere, credo che non potrei farne a meno, ma ascolto di più il ritmo del mio corpo, vado a volte più lentamente, assaporo di più e mi fermo più spesso a riflettere, sono meno vorace di un tempo.
Ma non ho mai perso l'abitudine di leggerne più d'uno contemporaneamente.

Il mio pensiero oggi è per tutti coloro che hanno sete di cultura e non hanno i mezzi per saziarsi, e a tutti quelli che invece avrebbero l'opportunità di crescere con un libro in mano e invece lo ritengono inutile. Senza leggere, senza istruzione, senza cultura, saremo sempre un popolo di servi.


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